| | OFFLINE | | Post: 47 | Età: 33 | Sesso: Maschile | Segretario CCS | |
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23/07/2008 12:34 | |
Compagni, con la nuova finanziaria, il governo si appresta a tagliare, in due anni 100 milioni di euro di contributi diretti all'editoria.
Mentre i maggiori gruppi editoriali (nelle mani del padronato e della borghesia), che sono anche quotati in borsa, riceveranno comunque una gran quantità di contributi indiretti, atti a sostenerne gli invistimenti ecc., i giornali minori, quelli cooperativi non-profit verranno ridotti sul lastrico. E' vero che ci sono anche finti giornali cooperativi, come il Foglio (di Giuliano Ferrara, Libero, il Riformista, ma non si può far di tutta l'erba un fascio. Con questi tagli rischiano molto di chiudere quotidiani storici come, ad esempio l'unità ed il manifesto. Questo provvedimento, in un Paese dove l'informazione televisiva è governata da un oligopolio, mira a distruggere quella piccola, ma evidentemente pericolosa, parte di informazione libera garantita dalla carta stmpata. Il fatto che non si sia parlato nei telegiornali (di tutte le reti telievisive) di questa operazione liberticida è una ulteriore prova di come le televisioni non garantiscano affatto la libertà d'informazione.
Aspetto vostri commenti e risposte. |
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