Divisione incomprensibile, o quasi.
Chiedo scusa a tutti i compagni per il ritardo con cui ho creato questa discussione, ma voglio, comunque, dire la mia sul fallimento del tentativo di creare un'alleanza tra sinistra Critica ed il PCL.
Marco Ferrando ha chiuso la porta ad ogni possibilità di alleanza (pur non escludendo, in futuro, un'eventuale unità d'azione) per le elezioni accusando Sinistra Critica di aver partecipato al fallimentare governo di centro-sinistra, tradendo l'ideale comunista.
Tale rigidità mi sembra incompresibile: non solo perché Sinistra Critica, alla fine, era uscita dal governo, ma anche perché ritengo impossibile che Ferrando non comprenda la necessità di ricostruire al più presto un vero partito comunista in Italia.
Credo che la motivazione complessiva del rifiuto del PCL sia da cercarsi nel bisogno di "contarsi" con queste elezioni.
Spero, comunque, che, dopo le elezioni Sinistra Critica, PCL ed altri micro-partiti e micro-movimenti comunisti si decidano ad unirsi, mettendo da parte divergenze quasi assurd, per ricostituire un partito comunista che prenda il nome di Partito Comunista Italiano.
Aspetto vostri commenti e risposte.